(I Can’t Get No) Satisfaction
Si sa, le storie che ci piacciono sono quelle con retroscena non scontati. È il caso di “(I Can’t Get No) Satisfaction”, brano nato dalla genialità folle di Mick Jagger e Keith Richards. Tutto comincia con un registratore Phillips di Richards. Convinto di aver inserito una cassetta nuova, un mattino il chitarrista lo accende per buttare giù l’ultima idea, ma qualcosa non va: il nastro è già pieno. Il tempo di riavvolgerlo e parte il reef che avrebbe reso il brano tra i più ascoltati nel mondo, registrato di notte in fase semi-cosciente. Richards presenta il reef all’amico Mick, che lo trasforma in un brano completo a bordo della piscina dell’hotel. Né Keith né Mick possono prevedere la reazione del pubblico, pur consapevoli dei chiari riferimenti sessuali e delle invettive contro la società capitalista. Ma la storia parla da sola: il brano diventa scandalo, e poi mito.
Con un incantesimo di Artificial Intelligence, abbiamo unito le note di questo brano alla mano talenuosa di Jackson Pollock, considerato uno dei massimi esponenti dell’espressionismo astratto. Movimento artistico statunitense del secondo dopoguerra, nasce dalla contaminazione delle numerose influenze artistiche che arrivano negli USA con l’immigrazione degli europei. La tecnica di dripping di Pollock, ovvero lo sgocciolamento su una tela di canapa, trova infatti le sue radici nell’opera di Max Ernst.
Artist
The Rolling Stones
Album
Out of Our Heads
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